19 e 20 settembre 2020. Tignale (BS). Addestramento del gruppo Forre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Servizi Regionali Emilia Romagna e Veneto

Nei giorni di Sabato 19 e Domenica 20 Settembre si è svolto presso il comune di Tignale (BS) il periodico retraining del gruppo Forre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Servizio Regionale Emilia Romagna,
unitamente al Servizio Regionale Veneto. Al sessione di retraining erano presenti anche istruttori della Scuola Nazionale Forre (SNAFOR) che hanno pianificato le due giornate di aggiornamento sulle tecniche di soccorso in questo ambiente. L’attività addestrativa si è svolta nei torrenti Baes e Vione. Questo teatro operativo è molto particolare e richiede manualità nelle manovre di tipo tecnico, grande predisposizione al nuoto e tanto autocontrollo. I soccorsi in forra sono tecnicamente molto complessi, dove occorre essere molto affiatati. In questi interventi ogni operatore del CNSAS ha un compito ben preciso. Ci sono gli attrezzisti che provvedono a costruire le soste, ci sono medico e/o infermiere che si dedicano a seguire e ad assistere il paziente durante tutta la calata della barella. Poi ci sono i tecnici , alcuni di loro materialmente assistono medico e/o infermiere e la barella durante tutta la calata, garantirgli la sicurezza, altri precedono, per scegliere le linee di calata più rapide, ma allo stesso tempo più sicure. Questa descrizione, raccontata in poche righe, è stata l’attività svolta nei due giorni. Infine e non perchè sia meno importante, è stato fatto il retraining sulla gestione del paziente traumatizzato. Questi interventi, proprio perchè sono ad elevata criticità, hanno dei tempi d’attuazione lunghi. Se la persona ferita o colta da malore ha bisogno di assistenza medica, questa gli deve essere somministrata da subito, specialmente per quanto riguarda la gestione del dolore. Non si può trasportare una persona con frattura di femore, ad esempio, all’interno di una barella che in molti tratti verrà verticalizza, senza avergli somministrato prima un analgesico. Questo, che in termine tecnico si chiama “approccio al paziente critico” il CNSAS è in grado di attuarlo e di garantirlo. Per questi motivi, il personale sanitario viene seguito passo passo da uno o più tecnici, perchè non di rado durante la calata della barella si è costretti a fermarsi per dare la possibilità al personale medico e/o infermieristico di prestare assistenza o somministrare farmaci. Per concludere, sicuramente molti materiali e presidi, nel tempo, sono stati modificati in base alle esigenze, rendendoli sempre più leggeri, confortevoli e robusti. Ma resta un principio imprescindibile, il lavoro di squadra è alla base della buona riuscita dell’intervento e il CNSAS si addestra molto frequentante per tenere sempre alte le competenze dei singoli operatori.

120046377_897407537333072_4838867477550461754_ojpg120029306_897407600666399_5069319302365533055_ojpg119952990_897407660666393_5057727492023495060_ojpg

Privacy Policy -  Politica Cookie -Webmaster Giacomen  |Soccorso Alpino Emilia Romagna | C.F. 94033610364 |