30 giugno 2018. Grotta Sotto la rocca, Monte Mauro - Brisighella (RA). Esercitazione Speleologica-Alpina CNSAS.

UNA SINERGIA CONTINUA
Esercitazione di soccorso speleologico congiunta tra la XII Zona Speleologica e la Stazione Alpina Monte Falco

Si è svolta sabato 30 giugno, un’esercitazione di soccorso speleologico presso la Grotta Sotto la Rocca di Monte Mauro, una delle numerose cavità naturali del Parco della Vena del Gesso romagnola, in Comune di Brisighella.

L’evento è uno dei frequenti addestramenti che i tecnici del SAER svolgono per prepararsi ad affrontare il soccorso ed il recupero di infortunati in grotta.

La grotta si apre a 458 m di quota, ha una lunghezza di circa 200 m e una profondità di circa 50 m.
Nel corso dell’addestramento si è ipotizzato un incidente a media profondità affrontando le successive problematiche di recupero dell’infortunato, con difficoltà particolari quali il superamento di alcuni tratti verticali, strettoie e zone instabili. La grotta si apre in una zona impervia delle pareti Est di Monte Mauro ed anche per il trasporto dell’infortunato dall’ingresso della grotta al “campo base” si sono affrontate difficoltà che richiedono tecniche specifiche di movimentazione in ambiente alpino.

Dal punto di vista sanitario si sono simulati gli effetti di un infortunio da “semplice” scivolata, che in grotta può comportare conseguenze serie che vanno opportunamente trattate con protocolli di “Speleo Trauma Care” e di medicina per emergenze in ambiente ipogeo, che richiedono l’intervento di personale medico e infermieristico formato dalle scuole del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

All’esercitazione hanno partecipano sia la XII Zona speleologica che la Stazione Alpina di Monte Falco del SAER con 22 tecnici di soccorso speleologico, di cui 1 medico e 1 infermiere, e 6 tecnici di soccorso alpino, di cui 2 infermieri.

Le operazioni sono iniziate questa mattina alle 9:00 e terminate alle 20:00, quando la barella con “l’infortunato” è giunta alla tenda medica dove si è affrontato il tema della valutazione sanitaria e la consegna al personale del 118.

Nel Parco regionale della vena del Gesso Romagnola sono presenti circa 250 cavità naturali, alcune di grande interesse dove sono tutt’ora in corso studi e ricerche da parte dei numerosi gruppi speleologici regionali, che per essere affrontate richiedono una adeguata preparazione.

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