29 febbraio -2 marzo 2024. Corno alle Scale (BO). Tre giornate di formazione per gli Operatori di Soccorso Alpino.

Corno alle Scale: il forte maltempo non ha fermato le tre giornate di esercitazione e formazione per gli aspiranti Operatori Soccorso Alpino Regione Emilia-Romagna
Dal 29 Febbraio al 2 Marzo 2024 nel comprensorio Corno alle Scale si è svolta la formazione invernale per aspiranti Operatore Soccorso Alpino (OSA) XXV Delegazione Soccorso Alpino Emilia-Romagna (SAER), le tre giornate di formazione si sono svolte nonostante il meteo avverso
Da giovedì a sabato 21 volontari provenienti da sei delle sette Stazioni della Regione (Corno alle Scale, Rocca di Badolo, Cimone, Cusna, Orsaro, Alfeo) e 2 aspiranti della Stazione Pavia Oltrepò, si sono confrontati e sono stati messi alla prova in diverse situazioni di recupero, trasporto in barella e ricerca in valanga grazie alla supervisione e al coordinamento di 4 Istruttori Regionali e altri volontari SAER presenti per curare la parte di logistica e di supporto.
Sia per le pessime condizioni meteo che non hanno mai smesso di imperversare durante le tre giornate (abbondanti piogge e fitta nebbia) che per lo scarso innevamento il programma ha subito adattamenti giornalieri. I primi due giorni sono stati dedicati a: prove di ricerca in valanga con l’utilizzo del sistema Artva; simulazione di trasporto con barella di un paziente (ipotetico) infortunato, per cui sono state utilizzate tecniche alpinistiche (ancoraggi su neve e calate su corda), una volta recuperato è stato poi trasportato a valle. Nel pomeriggio della seconda giornata si è svolto un workshop formativo sanitario dove si è approfondito il tema del trattamento sanitario su persona travolta in valanga.
L’ultimo giorno invece gli aspiranti tecnici hanno lavorato suddivisi in 4 stazioni: due stazioni a carattere tecnico e due a tematica sanitaria. Nelle prime si sono svolte due simulazioni distinte: una sulla ricerca multipla in valanga tramite l’ausilio del dispositivo Artva mentre la seconda prevedeva la calata di barella con passaggio di un nodo di giunzione. Nelle rimanenti stazioni si è inscenato il trattamento di pazienti estratti dalla valanga con utilizzo di presidi vari tra cui il
materassino a depressione e  Next abbinati alle tecniche corrette per posizionare l’infortunato sulla barella.
Un ringraziamento in particolare va rivolto alla Stazione Corno alle Scale per il supporto nelle tre giornate, all’Hotel Corno alle Scale nelle persone dei titolari Vanes e della figlia Elena per la massima disponibilità data ai partecipanti che “al rientro” necessitavano di asciugare tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento utilizzati durante la giornata.

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