Le ricerche erano state interrotte dalla Prefettura di Parma perché non vi erano le condizioni ambientali di sicurezza per proseguire ma il CNSAS ha continuato, nell’attesa della riapertura delle ricerche, a presidiare i luoghi per garantire la sicurezza ai famigliari spesso presenti in zona e a elaborare, sulla base del lavoro fatto, le strategie di intervento da attuarsi una volta riaperte le operazioni.
Per dovere di precisione si narrano gli eventi come sono avvenuti.
Le ricerche sono state condotte dal CNSAS e dal SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) dove erano presenti anche tre unità cinofile del SAGF. ll corpo del scialpinista Diobelli Andrea è stato trovato sotto un metro e venti di neve tramite un sondaggio a pettine fatto da una squadra mista composta da tecnici CNSAS servizio regionale Emilia Romagna e da tecnici del SAGF . Il corpo è stato poi recuperato dall’elicottero AB 412 decollato da Pisa. Dalla chiusura dell’intervento, il CNSAS ha continuato, nell’attesa della riapertura delle ricerche, a presidiare i luoghi per garantire la sicurezza ai famigliari spesso presenti in zona e a elaborare, sulla base del lavoro fatto, le strategie di intervento da attuarsi una volta riaperte le operazioni. (GUARDA IL VIDEO - CLICCA QUI')